Immigrati, Maroni critica l'Europa e insiste: "Permessi validi per espatrio"

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Dionixo
CAT_IMG Posted on 20/4/2011, 16:34




ROMA - L'emergenza immigrazione in Italia "non è finita", e rimane il contenzioso con l'Europa per la vicenda degli sbarchi di massa a Lampedusa. Il ministro degli Interni Roberto Maroni, intervistato a Sky Tg24, fa il punto sulla situazione annunciando che 330 tunisini sono stati finora rimpatriati in base all'accordo con la Tunisia, e assicura: "Stiamo superando la fase acuta, quella in cui in due settimane in mezzo sono arrivati in Italia oltre 20 mila immigrati ma l'emergenza non è finita e non lo sarà fino a che la Libia sarà in guerra e la Tunisia, in cui sono cadute le barriere che fermavano l'esodo, non avrà un governo più efficace".

La soluzione trovata con i permessi temporanei, che aveva aperto una furiosa polemica con la Francia, viene rivendicata come valida dal ministro proprio mentre Parigi decideva di bloccare i treni provenienti da Ventimiglia 1. "La libera circolazione è possibile per tutti coloro che hanno il permesso temporaneo e vogliono andare in Francia", ha detto Maroni. "Da parecchi anni non c'è più controllo di polizia alla frontiera Italia-Francia. Salvo che la polizia faccia dei controlli nel retro valico. Non ci sono telecamere". In ogni caso "noi siamo in regola con le norme europee di Schengen, abbiamo dato i documenti di viaggio e tutto ciò che
serve, ed è stato riconosciuto dall'Unione Europea. Con un permesso temporaneo è possibile dall'Italia andare in Francia".

Polemico ancora con la Ue - da cui era arrivato a ventilare un'improbabile separazione 2 - che non avrebbe fatto abbastanza per sostenere l'Italia nell'emergenza: "Se l'Europa è solo un'entità per definire quanto lunghi devono essere i cetrioli, che impedisce di dare aiuti e sostegno a piccole imprese, e quando c'è necessità di aiuto dice 'sono affari tuoi', non è l'Europa che abbiamo in mente". "Di fronte a questa gravissima crisi umanitaria - ha sottolineato Maroni - con decine di migliaia di persone arrivate di colpo da Tunisia a Libia, abbiamo chiesto all'Europa solidarietà e aiuto, di condividere i nostri sforzi. La risposta: 'è un problema italiano".

I contrasti specifici con la Francia, che hanno visto Maroni prendere posizioni dure in prima persona contro il rifiuto di Parigi di accogliere i tunisini che cercavano di passare le frontier, saranno presto superati - è l'auspicio del ministro. "Il 26 aprile - ha ricordato - ci sarà un vertice Italia-Francia ai massimi livelli, spero sia quella l'occasione giusta per risolvere la questione in senso amichevole. Abbiamo tutto l'interesse a mantenere ottimi rapporti con la Francia" anche se ha tenuto "una posizione dura incomprensibile". Spero sarà quella l'occasione di "riallacciare rapporti amichevoli con la francia".

L'Unione Europea, ha ribadito il ministro, sull'emergenza migranti "non sta dando una risposta efficiente e utile". Quanto a una presunta disparità di vedute con il ministro Tremonti sul ruolo dell'Unione, Maroni ha chiarito: "L'Europa di Tremonti è l'Europa dell'Euro, dei conti, che parla una sola lingua.Mentre l'Europa della solidarietà ancora non c'è, sono due Europe diverse. L'Europa nel caso delle questioni finanziarie dà risposte più soddisfacenti, ma non basta. Deve essere un Europa solidale". E tra Maroni e Tremonti, Bossi con chi si schiererebbe? "Lui è la Lega, e io sono della Lega...".

Ultima stoccata sulle vicende interne della maggioranza, dopo la battuta di Berlusconi che di fronte alla stampa estera è tornato a ventilare l'ipotesi di una "successione" del ministro della Giustizia Angelino Alfano. "Ho un ottimo rapporto con il ministro Alfano, ne abbiamo parlato scherzandoci su. Di certo c'e' che Berlusconi non gli ha fatto un favore annunciandolo", tuttavia "e' una questione che riguarda il Pdl non la Lega".
 
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