Tragedia in mare, muoiono 2 fidanzati, Marco Manoni, 23 anni e Veronica Berardinelli, 24 escono in barca e vengono ritrovati morti

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Dionixo
CAT_IMG Posted on 27/3/2011, 14:23




MILANO - Tragedia in mare nelle Marche. Veronica, 24 anni, e Marco, 23, impegnati nel volontariato, una grande passione per il mare, se ne sono andati insieme, come insieme, da fidanzati, facevano molte cose: traditi da una gita in barca al largo di Senigallia, recuperati morti in mare a poca distanza l'uno dall'altro molte ore dopo, quando è scattato l'allarme. Ancora tutte da chiarire le cause di quello che al momento ha le caratteristiche di un incidente fatale.
TRAGEDIA IN MARE - Marco Manoni prestava servizio civile presso l'Azienda sanitaria e giocava a calcetto come portiere nella squadra di Ponte Rio; Veronica Esposto Berardinelli dedicava molto tempo alla parrocchia di Santa Maria della Neve, come volontaria e addetta ad un progetto per la costruzione di un pozzo in Tanzania. Da poco era rientrata dall'Africa. Entrambi erano sub con il brevetto di primo livello. Dunque nuotatori esperti. Giovedì, con il mare calmo e il sole, hanno prelevato dal rimessaggio del Cesano una barchetta da diporto in vetroresina, un tre metri con un motore da 25 cavalli, e hanno preso il largo, come tante altre volte. Nessuno si è preoccupato non vedendoli rientrare a sera, perchè spesso passavano la notte insieme. Solo venerdì i familiari hanno dato l'allarme, ma per Marco e Veronica era già troppo tardi. Con il coordinamento della Centrale operativa della Guardia costiera di Ancona, due motovedette dalla Capitaneria di porto, un natante dei vigili del fuoco e un elicottero dei carabinieri hanno perlustrato lo specchio di mare fra Senigallia e Ancona. Alla fine il corpo del ragazzo è stato avvistato 2 miglia al largo di Falconara, vicino all'isola della Raffineria Api, mentre poco dopo è stata ritrovata la barca, semiaffondata 2 miglia al largo di Ancona, ma con lo scafo indenne, senza squarci nè graffi che possano far pensare all'impatto con un ostacolo. Dopo qualche ora i soccorritori hanno ripescato il cadavere di Veronica, a 3 miglia dallo scalo dorico.

IL DOLORE DEI PARENTI - I due fidanzati erano vestiti con abiti sportivi, le canne da pesca all'interno della barca, un sacchetto con dei panini galleggiante poco lontano. Nessun segno esterno di violenza sui cadaveri, ricomposti in banchina per lo straziante riconoscimento da parte dei parenti (la madre del giovane si è sentita male) e poi portati in obitorio, per l'autopsia che il magistrato dovrebbe disporre nelle prossime ore. Tutte aperte le ipotesi: forse il piccolo guscio da diporto è stato travolto dall'onda prodotta da una grande nave in transito, oppure ha cominciato a imbarcare acqua per un guasto, o uno dei due giovani è precipitato in mare e l'altro è morto cercando di salvarlo. L'ipotermia (7-8 gradi la temperatura notturna del mare in questa stagione) potrebbe essere una delle cause del decesso, ma in attesa delle perizie si è fermi alle supposizioni. La Guardia costiera ha aperto un'inchiesta amministrativa, la procura un proprio fascicolo di indagine.
 
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