Sisma e tsunami in Giappone: migliaia di morti e allarme nucleare

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stefyga96
CAT_IMG Posted on 12/3/2011, 19:16




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Il conto dei morti si aggiorna di ora in ora. Sabato mattina l'esercito giapponese ha trovato da 300 a 400 cadaveri nella città di Rikuzentakata, nella prefettura di Iwate: il conto ufficiale provvisorio delle vittime del terremoto arriva così a 1200 morti, ma è destinato purtroppo a crescere ulteriormente. Oltre 200 cadaveri sono stati rinvenuti sulla spiaggia di Sendai, nella prefettura di Miyagi, dopo il passaggio di un'onda di oltre 10 metri. Altri 200 corpi sono stati trovati in varie scuole di Iwanuma e Natori, sempre a Miyagi. Sono circa 1200 le abitazioni toccate dallo tsunami in quest'area. Altre 784 persone risultano scomparse. La polizia ha riferito inoltre di 1.128 feriti.

Secondo l'agenzia Kyodo, unendo il numero dei morti a quello delle persone che mancano all'appello, il bilancio probabile delle vittime sarebbe già salito a quota 1600. Ma le stime sono del tutto provvisorie e si comincia a percepire che fuori dai grandi centri, la situazione può rivlarsi più drammatica del previsto. Per esempio a Minamisanriku, nella prefettura di Miyagi, ci sarebbero 9500 persone di cui non si hanno notizie. Una cifra che è più della metà della popolazione della cittadina, dove vivono 17mila persone.

ALLARME CENTRALE NUCLEARE. Ma il giorno dopo la tragedia che si è abbattuta sul Paese è allerta nucleare. Nelle centrali nucleari di Fukushima 1 e 2 è stato fatto fuoriuscire vapore radioattivo per abbassare la pressione nei reattori che era aumentata in maniera anomala, ma alle 15.30 (7.30 ora italiana) si è verificata un'esplosione all'interno del sito che dista circa 250km da Tokyo. Incombe ora l'incubo della contaminazione radioattiva. Erano 11 i reattori attivi al momento della prima grande scossa nelle prefetture di Miyagi, Ibaraki e Fukushima. Proprio in quest'ultimo sito si è verificato lo scoppio, che ha provocato il ferimento di 4 operai e il crollo del tetto e delle pareti dell'edificio che ospitava il reattore. Secondo quanto riferito dalla tv pubblica giapponese Nhk, che cita esperti che hanno misurato il livello di radiazioni all'entrata dalla centrale, le radiazioni ricevute in un'ora da una persona che si trova nel sito nucleare di Fukushima corrispondono al limite di radioattività che non deve essere oltrepassato in un anno.

PERSONE RICOVERATE PER RADIAZIONI. I media nipponici fanno sapere che tre persone evacuate dalle aree limitrofe alla centrale sono state esposte alle radiazioni e ricoverate subito in ospedale. Per l'Agenzia nazionale sulla sicurezza nucleare comunque sarebbero "improbabili" danni al reattore. Vista la gravità della situazione, tuttavia, il governo ha esteso a 20 chilometri l'area da sgomberare per motivi di sicurezza. Le notizie giungono frammentarie perché anche i giornalisti hanno difficoltà a raggiungere la zona. L'inviato di SkyTg24 ha svelato anche un episodio emblematico di quanto sta accadendo e del tentativo delle autorità di contenere eventuale panico: un giornalista della tv di Stato avrebbe parlato di un fuggi fuggi da parte degli addetti della centrale e subito dopo si sarebbe sentita una voce fuori campo dire chiaramente: "Questa è una notizia che non andava letta".
APPELLI ALLA POPOLAZIONE. Le autorità hanno misurato il livello di radiazione all'entrata dell'impianto di Fukushima-Daiichi alle 15,29 ora giapponese e hanno ammesso che se la gente fosse esposta a questo livello di radiazioni per un'ora riceverebbe la stessa quantità di radiazioni che si assume normalmente in un anno. A quanti abitano nell'area più vicina all'impianto nucleare, quella parte che non è stata ancora evacuata, è stato chiesto di rimanere in casa e non aprire nè porte nè finestre. La tv ha anche consigliato gli abitanti della zona vicino alla centrale nucleare di proteggersi contro le radiazioni. Secondo gli esperti, è necessario coprirsi naso e bocca con asciugami bagnati e lavarsi le mani non appena rientrati in casa. La gente deve inoltre evitare verdure, altri cibi freschi e acqua del rubinetto, prima del via libera delle autorità.

DANNI. Secondo l'Agenzia nazionale per gli incendi e i disastri, sono 3.400 gli edifici completamente o parzialmente distrutti; nell'area investita da sisma e tsunami, circa 5,57 milioni di case sono prive di elettricità e 600mila di acqua corrente. Quello di venerdì è stato il terremoto più violento di tutta la storia del Giappone, Paese a forte rischio sismico: di magnitudo 8.9, è stato registrato a 24,4 chilometri di profondità e a un centinaio di chilometri al largo della prefettura di Miyagi. Alla prima scossa ne sono seguite molte altre di assestamento per tutta la giornata di venerdì. E nella mattinata di oggi nella prefettura di Niigata, nella zona nord-occidentale del Paese, è stato registrato un sisma di magnitudo 6.7.

AIUTI DALL'ESTERO. Sono attese per oggi le prime squadre di soccorso straniere, provenienti da Nuova Zelanda, Corea del Sud e Stati Uniti. La Nuova Zelanda invierà una squadra di 48 specialisti in operazioni di ricerca e a soccorso. Anche Seul e Singapore hanno annunciato l'invio di squadre cinofile e soccorritori. La Corea del Sud ha fatto sapere di essere pronta a inviare anche tre aerei da trasporto militare. Il presidente Usa Barack Obama ha promesso l'aiuto di Washington, che dispone di basi e di 47mila soldati in Giappone. L'Agenzia americana per lo sviluppo internazionale ha annunciato l'invio di due squadre di soccorso, pari a 72 persone, di cani e di 72 tonnellate di attrezzature. "Sessantotto squadre internazionali di ricerca e di salvataggio di più di 45 Paesi sono in stato di allarme, stano monitorando la situazione e sono pronte ad aiutare il Giappone se lo chiede", ha detto ieri a Ginevra Elisabeth Byrs, portavoce dell'Ufficio di coordinamento degli affari umanitari dell'Onu (Ocha). È stata, invece, rinviata la partenza della missione italiana coordinata dalla Protezione Civile, proprio per una decisione delle autorità nipponiche di accettare nell'immediato esclusivamente aiuti provenienti dai Paei geograficamente più prossimi.

RISCHIO BLACKOUT. Il Paese cerca di raccogliere le forze per rialzarsi. Un compito non facile, visto che l'onda sismica ha messo a repentaglio gli approvvigionamenti energetici. L'azienda elettrica giapponese Tokyo Electric Power (Tepco) ha lanciato in mattinata l'allarme sul rischio di un black out elettrico nella capitale e nei suoi dintorni, a causa dei danni provocati alle centrali che alimentano la regione. La società ha invitato i cittadini a ridurre il consumo di corrente elettrica, aggiungendo che la domanda potrebbe eccedere le sue capacità a fine giornata. Tepco ha chiesto aiuto alle altre società che alimentano il resto del Paese, stando a quanto riferito dall'agenzia Kyodo. L'azienda risente dei problemi registrati nelle due centrali nucleari della prefettura di Fukushima, duramente colpita dal sisma e dallo tsunami: sono infatti diventati due gli impianti messi a repentaglio e in conseguenza di ciò le autorità hanno ordinato l'evacuazione della popolazione entro un raggio di tre chilometri dall'impianto.

RIPRENDONO I VOLI. Prove di ritorno alla normalità anche negli aeroporti. Cathay Pacific Airways ha annunciato che oggi nel pomeriggio riprenderanno i voli di linea per l'aeroporto internazionale di Narita e Haneda a Tokyo. Gli aeroporti, infatti, stanno gradualmente tornando alla normalitá dopo il terremoto di magnitudo 8,8 ha colpito la costa del nord-est del Giappone. I voli da e per Fukuoka, Nagoya, Osaka, Sapporo funzioneranno regolarmente, ma i passeggeri sono invitati a prevedere ritardi. Riprendono anche i collegamenti con l'Italia: dopo la sospensione di venerdì del volo per Tokyo (AZ 784) a causa della temporanea chiusura dell'aeroporto di Narita, la tratta Fiumicino-Tokyo è stata ripristinata. Il primo dei due voli Alitalia in programma oggi è decollato intorno alle 11 con 291 passeggeri a bordo. Soppresso, invece, il volo AZ 785 Tokyo-Roma che sarebbe dovuto atterrare alle 19. Intanto la compagnia sta continuando a prendere contatti con i passeggeri dei voli interessati per fornire informazioni e assistenza.

ITALIANI IN GIAPPONE. Sono 1.972 gli italiani che vivono in Giappone secondo l'ambasciata italiana che è riuscita a contattare 11 dei 28 connazionali residenti nelle aree maggiormente colpite dal terremoto e dalla serie di tsunami che si è abbattuta sul Giappone del nord-est. Il ministero degli Esteri ha attivato un'unità di crisi, in contatto con l'ambasciata a Tokyo, per verificare l'eventuale coinvolgimento di connazionali nel sisma. Secondo quanto riferito dalle autorità giapponesi alla nostra ambasciata, non risultano vittime italiane.

ASSE TERRESTRE SPOSTATO DI 10 CM. Secondo l'Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, il terremoto "avrebbe spostato l'asse di rotazione terrestre di quasi 10 centimetri". Una nota dell'Ingv spiega che l'impatto di questo evento sull'asse di rotazione è stato molto maggiore anche rispetto a quello del grande terremoto di Sumatra del 2004 e probabilmente secondo solo al terremoto del Cile del 1960.

Fonte : Pupia.tv
 
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