Delneri: "Ora dieci finali Serve mentalità vincente"

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stefyga96
CAT_IMG Posted on 11/3/2011, 19:59




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VINOVO (To), 11 marzo 2011 - "Da qui alla fine sono 10 finali". Gigi Delneri si gioca molto, forse tutto. Con la speranza che la Juventus abbia superato la crisi e possa tornare a lottare per il quarto posto. Lontano, ma non irraggiungibile. "La Champions? Dobbiamo cambiare marcia e molto dipende anche dagli altri. Ma ci crediamo, ci sono ancora tanti scontri diretti in giro per il mondo". Delneri è carico e per battere il Cesena si affida a una Juve di qualità: dentro Aquilani, Pepe e Del Piero dal primo minuto.

NON MI ARRENDO
— "Non mi balena per nulla l'idea di dimettermi, nemmeno nel caso di un'altra sconfitta contro il Cesena. Faccio gli scongiuri. Sappiamo che ora è vietato sbagliare, spero che la mia squadra scenda in campo con mentalità e voglia giusta. Ieri ho pranzato con Andrea Agnelli, non siamo distanti. Le mie chance di essere confermato anche l'anno prossimo? Dipende dai risultati. Ho grande rispetto per questa società, e credo che la stima sia reciproca. Il mio futuro? Non ho certezze. Ma ho la forza e la volontà di andare avanti. Fino a quando saremo tutti insieme. Sono sereno".


QUALITA' IN CAMPO
— "Affrontiamo il Cesena per per cambiare questo trend negativo, dobbiamo vincere, sarebbe una vittoria fondamentale, la prima delle 10 finali da qui alla fine. Il Cesena è una formazione aggressiva, arriva da due ottimi risultati, la squadra è in salute. Modulo? Non credo cambierò, ho già scelto chi gioca e l'ho anche già fatto sapere ai giocatori. Ma me lo tengo per me. Del Piero titolare? C'è bisogno di qualità. Recuperiamo giocatori importanti come Aquilani e Pepe. Barzagli in dubbio? Se non gioca c'è Bonucci".

TUTTI RESPONSABILI
— "Se mi faccio qualche rimprovero? Sì, come tutti. Quando si raggiungono obiettivi importanti il merito è di tutti. Allo stesso modo quando le cose non vanno bene la colpa va suddivisa tra tutti. Una vittoria ci darebbe stimoli e nuova fiducia in noi stessi, la strada è quella giusta. Abbiamo recuperato elementi importanti e spero che la Juve possa tornare una squadra spensierata, che giochi a calcio. Non è il momento più difficile della mia carriera. Qui a Torino vincere è la norma, una sconfitta fa notizia. Due o tre consecutive non ne parliamo".

Fonte : gazzetta dello Sport
 
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