luigibarone |
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| Recensione: Già il titolo ci suggerisce la novità introdotta da Ubisoft, che tenta di porre marcati cambiamenti ad un gioco che da parecchi anni ormai sembra procedere a piccoli passi. Doppio gioco: questa volta Sam Fisher si troverà a dover portare avanti il ruolo fittizio di infiltrato fra linee nemiche e sarà costretto a dar prova ai suoi nuovi “amici” di potersi fidare per poter cosi sventare i loro piani. Splinter Cell Double Agent si pone come titolo “rivoluzionario” della serie. Usiamo le virgolette perchè dal punto di vista estetico e del gameplay poco o nulla è cambiato. Non che sia male, sia chiaro, dal momento che Splinter Cell si è sempre dimostrato ad altissimi livelli sotto questo punto di vista, proponendo uno stile di gioco realistico ed originale che ormai è diventato una pietra miliare nel mondo videludico. La vera innovazione risiede invece nel ruolo di doppiogiochista. Chi conosce Alias capirà al volo: da membro della NSA Sam riceve l’ordine di infltrarsi nell’organizzazione JBA e dovrà scendere a compromessi col nemico per mantenere la copertura, senza però eccedere nel compierere crimini altrimenti perderà la fiducia della NSA. Ed eccovi quindi equilibristi in bilico fra bene e male. Trailer:
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